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mercoledì 07 settembre 2022 16:18

Osservatorio Balcani
 

Commenti dei lettori all'articolo: Ritorno all'Hotel Balkan

(1-9/9)

Messaggi mostrati: 
Message Autore: pit Data e ora: 11.04.2008 05:50
per seka
Quanto a te dovresti rileggerti meglio il mio messaggio e a cosa è riferito rancoroso... Ma forse eri ancora presa/o dalla prosa del professore per poter scendere sulla terra, pardon tastiera, attaccando il cervello. Si può dire che non mi piace? ps primo libro letto sei anni fa, non ricordo bene il titolo (forse fuoco nel porto): magari per te è memorabile, questione di gusti, non facciamo diventare tutti gli scrittori degli eroi...
 
Message Autore: Seka Data e ora: 08.04.2008 09:10
Per PIT
Senti Pit, leggiti i suoi libri prima di dire che è un rancoroso. Per favore.
 
Message Autore: pit Data e ora: 08.04.2008 05:38
sarà
Il signor Pahor rappresenta tutto quello che non dovrebbe esserci più in questa terra, il rancoroso guardarsi indietro per non saper guardare avanti: ma a ben pensare non è colpa sua, è figlio della sua generazione, chiuso tra le quattro mura dei suoi novant'anni, ben attento a non aprire la finestra per non scoprire magari che fuori, i suoi vicini di casa non sono sloveni, italiani, croati, austriaci, friulani o serbi, ma gente come lui e che i fascistelli non hanno nazionalità, ma soltanto una mentalità idiota a prescindere dalla lingua che parlano. Io invece preferisco uscire, parlare, chiedere se non capisco: cosa significa? Io con la mia cultura, il mio vicino con la sua. Tutti insieme nella nostra città. Sono di Gorizia, chiamatela Gorica o Gorz, ma spero che in futuro funzioni così: di tutti questi Pahor ne abbiamo avuto abbastanza.
 
Message Autore: B.P: Data e ora: 04.04.2008 16:42
DIALOGO INTERCULTURALE?
DIALOGO INTERCULTURALE? A me non dice niente, le solite parolone vuote.
 
Message Autore: Ivana Data e ora: 04.04.2008 10:38
PROIETTIAMOCI IN UN FUTURO DI VERO DIALOGO INTERCULTURALE
Di fronte ad un omaggio alla grandezza intelettuale del signor Pahor, amato e letto in tutto il mondo per la sua elevatezza di pensiero che va oltre i comuni orizzonti che si limitano a inquadrare ogni cosa in una prospettiva ormai logora, riconducendo nostalgicamente ogni evento a una storia di cui tutti ormai siamo a conoscenza, affermando addirittura che “sia giunto il momento di dire le cose con chiarezza…”. Una tale affermazione e’ indice del fatto che non è di certo Pahor colui che non ha accettato la storia. Chiunque abbia letto le opere di Pahor sa che egli stesso svelò la sorte di 12.000 miliziani anticomunisti sloveni e civili uccisi dopo la fine della seconda guerra mondiale e che a causa di cio’ gli fu interdetto l’ingresso in Jugoslavia. Il signor Pahor si adopera per poter instaurare un dialogo costruttivo in un mondo in cui l’ umanita’, la conoscenza, il diritto alla liberta’ e alla dignita’ personali sono valori indispensabili nella vita di ogni uomo, indipendentemente dalla sua lingua, dalla sua appartenenza ad una comunita’ etnica, dalla sua cultura. Solamente un’ approfondita conoscenza reciproca ci permettera’ di proiettarci in un futuro in cui il dialogo interculturale sara’ reale e sincero e non ridotto ad una sterile ed ormai poco attuale “propaganda” politica. Grazie.
 
Message Autore: LINGUISTA Data e ora: 03.04.2008 19:44
strumentalizzazione politica
Violenza genera violenza... purtroppo dietro gli eventi bellici e postbellici c'è molta strumentalizzazione politica. Cerchiamo di non farci influenzare troppo e di trovare la voglia e il coraggio di accedere agli archivi storici. Molti numeri (ad esempio i 350.000) saranno smentiti; molti fatti saranno più chiari! L'ignoranza e assieme ad essa la presunzione di sapere sono il peggior male a mio avviso.
 
Message Autore: B.P. Data e ora: 03.04.2008 16:25
per Enzo
Pahor credo non sapeva esattamente cos'era sucesso, perchè il partito comunista Yugoslavo teneva tutto nascosto. Infatti quando è andato da Kocbek a fare un intervista nel 1975 sugli eccidi dei comunisti gli hanno impedito di tornare. Il fatto che la presa del potere del partito comunista yugoslavo è in Slovenia come in Croazia spesso legata alla lotta contro il nazifascismo (come viene presentata- termine che però non mi piace) ed è difficile discernere questi due momenti, anche se si è fatto molto negli ultimi tempi. Il fatto è che le posizioni "storiche" sono distanti ancora e c'è molta ingerenza politica purtroppo. Soltanto sui numeri le differenze sono consistenti. 350.000 è un numero ormai quasi consolidato in Italia anche se "difficile" da "dimostrare", tant'è se non sbaglio legato alle posizioni più radicali ed infatti credo che nella ricerca congiunta di storici (non politici) il numero si aggira intorno a 200.000 unità, Così pure il numero degli "sfollati" o "cacciati" sloveni tra le due guerre ormai sta raggiungento le 100.00o unità (per i politici) anche se il numero - se non sbaglio - è molto minore circa 60.000. Per quanto riguarda invece i croati credo chè ci sono altri numeri ancora. Cmq nonostante ciò qualcosa sta cambiando è incomincia ad esserci più collaborazione. Il fatto è che come in Italia si sia per tanto tempo minimizzato i crimini dei fascisti così si è (e si) minimizza la ferocia con cui i comunisti son arrivati al potere in Yug
 
Message Autore: Enzo Data e ora: 03.04.2008 11:05
Pahor e Tito
Boris Pahor - persona peraltro nobilissima - dovrebbe, però, soffermarsi un attimino, oltre che sulle indubbie atrocità e prepotenze fasciste, anche sull'esodo biblico di 350.000 persone innocenti, sradicate con violenza dalle loro terre, di migliaia e migliaia di altri innocenti (tra cui molti slavi, non dimentichiamolo) assassinati, feriti, torturati. Il tutto a guerra conclusa, senza nemmeno l'alibi delle operazioni militari. Non è una bella pagina per Tito e per i suoi accoliti. Il fascismo, che in quelle terre si è macchiato di crimini e di soprusi indubbi, non può essere considerato una esimente. Troppo comodo. Si può capire la reazione spontanea a quelle nefandezze, ma non la pianificazione a freddo di atti contrari al diritto internazionale contro popolazioni italiane innocenti. Atti, poi, di quelle dimensioni! E' ora che queste cose si dicano chiaro e forte una volta per tutte. Non mi risulta che ci sia mai stato un esodo sloveno, per lo meno di quelle dimensioni (se così fosse, in Slovenia sarebbero rimaste solo qualche decine di migliaia di sloveni). Nè mi risultano eccidi, torture, soprusi, ecc. di sloveni pari a quelli commessi nei confronti degli italiani. O sbaglio?
 
Message Autore: Enzo Data e ora: 03.04.2008 10:16
Boris Pahor
Meno male che anche quella nobilissima persona di Boris Pahor ha riconosciuto le atrocità titine accanto a quelle fasciste.