Trovo che il libro sia splendido, una disamina intelligente d'un retaggio storico e culturale ricchissimo che sta velocemente mutando senza tuttavia perdere le proprie peculiarità, nel bene e -haimè- spesso anche nel male.
Segnalo il capitolo su Ramiz Alia.
Complimenti all'autore per aver compreso così a fondo molti degli aspetti più salienti della cultura albanese e della sua storia, visione complessiva che condivido pienamente.
Ed ancora complimenti per la scrittura ed il linguaggio agevole e quindi comprensibilissimo anche ai non italiani. |