La dimora di noce

Attraverso le vicende di Regina, la protagonista e il fulcro della lunga narrazione, Miljenko Jergović ripercorre la storia di un intero secolo di vita della ex Jugoslavia – e, al suo interno, di Dalmazia, Bosnia e Croazia. Dai giorni nostri alla Jugoslavia di Tito, alla seconda guerra mondiale, agli anni trenta, alla prima guerra mondiale e, ancora più indietro, agli ultimi giorni dell'impero asburgico e dell'impero ottomano.
Una vita quella di Regina, che è punto d'incontro di tante vicende familiari e collettive, di tante biografie che in vario modo si intersecano, di più generazioni cui ugualmente spettano momenti di felicità e di lutto. Fili che si dipanano, indipendentemente, ma che poi, riavvolgendosi, tornano sempre al centro, a Regina.

Miljenko Jergović è una delle voci più singolari della nuova letteratura europea: poeta, romanziere, drammaturgo, è nato a Sarajevo nel 1966 e qui ha compiuto i suoi studi, fino al precoce debutto poetico nel 1988. Poi arriva la guerra, l’assedio, la fuga dalla città, la scelta di Zagabria – dal ’94 – per vivere e lavorare, la nostalgia che spesso, oggi che può, lo riporta a casa. Queste vicende sono i temi ricorrenti dell’opera che lo rese famoso, che divenne simbolo dell’assedio e del massacro, Le Malboro di Sarajevo. Ad essa sono seguiti I Karivan, poi Mama Leone (Premio Grinzane Cavour, Sezione narrativa straniera, 2003). Una prova più temeraria è quella affrontata in Hauzmajstor Sulc (Premio Napoli 2005, Sezione poesia internazionale), un poema corale, una sorta di Spoon River balcanica, una voce che raccoglie le tante voci e storie celebrate nella sua città-mito. Con Buick Riviera siamo invece al di là dell’Atlantico, nell’Oregon: anche qui si possono ritrovare esuli nuovi o vecchi dell’”altro mondo”, di quella Bosnia lontana.

La dimora di noce
di Miljenko Jergović
anno di pubblicazione: 2005
casa editrice: Libri Scheiwiller