Le dichiarazioni del magnate americano, da tempo impegnato sulla scena balcanica, fanno discutere. Secondo Soros il Kosovo non può essere parte della Serbia.
George Soros
La scorsa settimana si sono incontrati al forum economico di Atene i rappresentanti dei paesi del sud est Europa. I leader della regione hanno discusso di svariati argomenti. Fra le varie, la dichiarazione che ha fatto più discutere è stata quella di George Soros, da tempo impegnato con vari progetti nel sud est europeo. In breve, Soros ha avanzato l'indipendenza del Kosovo come una sorta di necessità.
I media serbi hanno ripreso brevemente la dichiarazione di Soros e la sua visita di due giorni a Pristina, tuttavia si sono concentrati su gli articoli che riportano le dichiarazioni del premier di governo Zoran Zivkovic, il quale fa notare come lo status del Kosovo non sia all'ordine del giorno delle agende internazionali e tanto meno in quella dell'imminente vertice di Salonicco, tutt'al più potrà verificarsi la possibilità di colloqui a latere del summit. Secondo Zivkovic parte della responsabilità per la mancata soluzione dello status del Kosovo va imputata a Michael Steiner, il quale si sarebbe spesso rifiutato di discutere delle richieste serbe. Secondo il premier di governo serbo sono due i grandi problemi da affrontare riguardo il Kosovo "il terrore sulle minoranze e un alto livello di criminalità" ("Politika", 27 maggio).
Sulle pagine del quotidiano "Politika" vengono riprese le parole di Nikolic direttore del CPA (Centro per lo studio dell'alternativa). Secondo Nikolic l'idea di Soros, circa l'impossibilità che il Kosovo rimanga parte della Serbia, va relazionata all'ambiente in cui vive il magnate americano (di origine ungherese). Le sue idee provengono dalla situazione americana e dalla stampa americana che è sotto l'influenza della lobby albanese. Nei media americani - continua Nikolic - non c'è una rappresentanza degli interessi nazionali serbi. Soros in viaggio per alcune delle capitali balcaniche, è già stato a Pristina e sarà in visita a Belgrado, dove si presume discuterà ancora di questo argomento. Argomento che è piuttosto inviso in Serbia, tanto è che sempre Nikolic avrebbe preferito che Soros lo tirasse fuori dopo la visita di Belgrado.
Non dello stesso parere è Natasa Kandic, presidentessa del Fondo per il Diritto Umanitario. Secondo le parole della Kandic, Soros ad Atene ha detto che la Serbia e Montenegro ha la necessità di affrontare la questione delle frontiere pena il mancato ingresso in UE, ed il Kosovo rappresentata uno dei problemi. Secondo Natasa Kandic, "Soros ha in mente situazione reale della regione e il desiderio della maggioranza dei cittadini del Kosovo. Questo è un dato che bisogna tenere presente a prescindere dal fatto che sia stato pronunciato da Soros o da qualcun altro".