Balcani Cooperazione Osservatorio Caucaso
mercoledì 07 settembre 2022 15:59

 

Sguardi dall'Europa di mezzo

12.06.2006   

Mostra di giovani artisti da Bosnia-Erzegovina e Serbia nell'ambito di BolognettiEstate 2006. Inaugurazione 20 giugno 2006, all'interno proiezione del documentario "Dopo Srebrenica" di Andrea Rossini

Gorana Bosnič e Ljubica Tankosić. Ma anche Miljana Grabovica, Milica Đerić, Igor Sredojević.

Giovani artisti provenienti da Bosnia-Erzegovina e Serbia, quei Balcani che la nostra Europa, a più di dieci anni dalla fine della guerra, non ha ancora smesso di rimuovere e rinchiudere in un altrove sempre più indefinito.

Sguardi dall’Europa di mezzo è una mostra realizzata con il supporto dell’Associazione Progetto Prijedor, impegnata dal 1994 in numerosi progetti di cooperazione comunitaria con diverse realtà della ex-Jugoslavia.

Si compone di 25 grafiche (in particolare Xilografie e Acqueforti) realizzate attraverso la tecnica dell’incisione.


APERTURA: tutti i giorni, dalle 20:00 alle 24:00


Dalla presentazione della mostra a Milano, a cura di Grazia Cavanna:

"Il disegno, l'incisione, hanno il potere di sostituire il gesto alla parola.
La linea costruisce la forma, la determina e la stabilisce registrando con efficacia il pensiero e la parola di chi la incide.
Oggi le tecniche grafiche, l'arte incisoria in genere, non sono più insegnate come un tempo nelle accademie italiane.
Una buona occasione allora per osservarne di buone, per cogliere l'efficacia e la bellezza del segno
netto ed emotivo stampato nella spessa carta da torchio.
Gorana e Ljubica sono giovanissime e si confrontano con una tecnica difficile e antica, intima per definizione.
Entrambe pensano all'uomo, alla sua anima sola e silenziosa e al suo corpo disfatto ed evanescente.
Gorana immagina il volto, costruito con l'intenzione di ridurre il ritratto tradizionale ad un simbolo, rappresentante l'emotività e l'anima di chi è raffigurato.
Ljubica si dedica al corpo nella sua interezza, resa con tratto incisivo, deciso che tuttavia ci restituisce forme evanescenti e fortemente drammatiche nella loro bidimensionalità".




INFO:
Eugenio Berra
Email : eugenio.berra@hotmail.it