Balcani Cooperazione Osservatorio Caucaso
mercoledì 07 settembre 2022 15:59

 

Good morning, Balkan

15.06.2006   

Mostra internazionale di pittura

L'Europa vive dei suoi contrasti e fiorisce con le sue diversità...
Albert Camus



In quanto interfaccia tra l’oriente e l’occidente, tra cristianesimo e l’islam e più di frequente tra il dominio di monarchi, dittatori e oggi demòcrati si può senz’altro affermare che i Balcani possiedono una storia tanto gloriosa quanto dolorosa.

Ma quanto radicata è in realtà la storia di questa regione nella nostra coscienza? Fino a che punto si rende oggi più che mai necessaria una rivisitazione della stessa per rafforzare il senso della responsabilità delle future generazioni? Qual’è la situazione attuale dei Balcani e quali potranno essere le sue prospettive future? Che ruolo rivestono l’arte e la cultura in questo contesto? Come si collocano i diversi artisti all’interno delle loro società e di quali responsabilità possono farsi carico?

Il proverbio di Matthias Claudius "Se intraprendi un viaggio, hai qualcosa da raccontare", raggiunge in tale maniera la sua piena importanza. Per le persone di questa regione il viaggiare rappresenta una peculiarità permanente, la più antica forma della loro esistenza. Si viaggiava sempre, nel bene e nel male, si viaggiava per se stessi e talvolta per gli altri, si viaggiava per curiosità e naturalmente per nostalgia, per la libertà e senza confini.

Oggi viaggiare s’è fatto più semplice. I mezzi di comunicazione ci offrono possibilità incredibili rendendo molte cose più semplici, ma facendo al tempo stesso diminuire le possibilità di raccontare qualcosa di nuovo alla fine del viaggio. Questo è il compito difficile che noi artisti vogliamo svolgere, cercando di rappresentare sogni, desideri e speranze e presentando contemporaneamente il nostro punto di vista nei confronti di un mondo alleggerito dai suoi complessi.

L’artista è sempre un passeggero. Non definisce, piuttosto osserva e raccoglie, arrangia e collega, viola le regole e le reinterpreta. Collega la realtà con l’irrealtà, la riflessione con la proiezione, l’ordine col caos. Non conosce limiti, va oltre. La sua opera va intesa come strategia artistica per avvertire e concretizzare il mondo tra cielo e terra, tra la realtà e l’immaginazione, tra passato e futuro.

L’iniziativa "Good Morning, Balkan“ rappresenta un’ottima occasione per presentare i doveri, le speranze e al tempo stesso l’importanza dell’Europa centro-orientale. La mostra intende anche informare sui progressi fatti dai Balcani di oggi ed essere un’opportunità d’allargamento e approfondimento dei reciproci rapporti dei paesi di quest’area, ma anche con quelli dell’Unione Europea. Poiché l’entrata dei paesi balcanici nell’Unione Europea non è solo una grande opportunità per loro, ma rappresenta anche un’arricchimento per tutta l’Unione Europea.

Il fatto che artisti provenienti da paesi con diversi stili di vita e diverse religioni presentino le loro opere in un’unica sala, è di per se prova di dialogo e apre nuove vie al benessere di tutti.

Fatmir Velaj


Anche a Trieste questa mostra viene allestita seguendo il modello di successo che la stessa ha avuto all’Unione Europea a Bruxelles, al Parlamento Austriaco e al Municipio di Vienna, al Museo Egiziano del Cairo, all’Art Centre di Atene in Grecia, al Cultural Centre della Macedonia a Skopje, al Museo Nazionale della Romania di Bucarest, alla National Gallerie d’Albania a Tirana e alla National Gallerie a Pristina in Kosovo.

L’obiettivo è da ricercarsi nell’approfondimento e nella promozione dello scambio di conoscenza e delle "best practices“ in vista di un pluralismo culturale.


Artisti partecipanti:

- Robert Kabas, Austria
- Erwin Maria Hafner, Austria
- Oliver Dorfer, Austria
- Nadja Dimitrova, Bulgaria
- Reshat Ameti, Macedonia
- Mario Grubiscic, Bosnia
-Novica Djenic, Serbia & Montenegro
- Zora Stancic, Slovenia
- Jasna Sukalo, Croazia
- Zaharias Avranitis, Grecia
- Klaus Joachim Keller, Germania
- Sinasi Bozatli, Turchia
- Alexandru Bilc, Romania
- Ardian Isufi, Albania
- Fate Velaj, Austria /Albania


Curatore

Fate Velaj, Presidente del Forum Weltoffen


Il catalogo

All’interno del catalogo si troveranno le prefazioni delle personalità della politica, della cultura e delle arti nonché le opere illustrate degli artisti partecipanti.