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mercoledì 07 settembre 2022 16:07

Osservatorio Balcani
 

Commenti dei lettori all'articolo: Slovenia: il futuro incerto dei cancellati

(11-20/28)

Messaggi mostrati: 
Message Autore: Skanderbeg Data e ora: 20.03.2005 11:11
La pazienza è finita!!
Sono completamente d'accordo con Casimiro!Basta di misericordia per i serbi:quei pochi rimasti se ne devono andare altrove e subito! Dopo non venite a dirci che non vi abbiamo avvisato a tempo!!Siamo un popolo pacifico, ma ciò non significa che non siamo capaci di impugnare le armi quando necessario, come adesso!!!
 
Message Autore: Casimiro Data e ora: 20.03.2005 05:05
x Manlio Bastoni
tua madre rappresenta il buon senso. Santo Buon Senso. ---------------Il problema allora è: perchè il buon senso non guida la classe dirigente? E, bada, la domanda è di valore universale. Solo raramente ci sono uomini politici di buon senso; di solito non ne hanno. Perchè? Le guerre vengono preparate e scatenate dai politici prima di tutto contro il buon senso. E la verità è la loro prima vittima. ---------------------------------------------------------- Allora il buon senso avrebbe messo in ridicolo la pretesa di dominare il Kosovo in base alla battaglia del 1389-peraltro persa- Ed invece 1 milione di poveri imbecilli erano nel 1989 lì, attorno all'impiegato Milosevic, bravo ragioniere educato al marxismo-leninismo, ad esaltarsi urlando Kosovo Srbija.... Magari le loro mogli madri e sorelle avessero loro aperto gli occhi! Ma il buon senso in loro era morto, ucciso sul nascere sui banchi di scuola, nell'esaltazione di miti guerreschi non criticati dal "marxismo-leninismo" imposto dallo Stato, anzi! E loro pronti a riprendere la crociata mitizzata...Iniziava da quella morte del buon senso le tante morti di persone, escluse dal genere umano - riservato ai soli serbi. Nella fattispecie ci andarono di mezzo gli Albanesi coi loro diritti, ma dal '91 tutti i "non serbi". Operazioni simili erano state già fatte in passato, con identici risultati catastrofici. Per non dare addosso solo ai "poveri serbi" che come si vede da questo sito si sentono troppo criminalizzati parliamo di noi. Nella carneficina della Grande Guerra, anche da noi, in Italia, quando persuasero con la menzogna un popolo semi analfabeta che andava compiuto il Risorgimento (al quale lo stesso aveva assistito più o meno come spettatore, voluto com'era da un'Intellighenzia massone nemica del buon senso. La lettura di ANTISTORIA D'ITALIA del Cusin è illuminante), ci fu la catastrofe: 600.000 di loro morirono e 2,5 milioni rimasero mutilati e feriti....Per cosa poi? Per "redimere" una popolazione mista della quale solo la metà parlava l'italiano! Ed anche questa la stragrande parte avrebbe preferito rimanere in pace nel calderone asburgico, magari potendolo trasformare in una confederazione plurinazionale su modello elvetico. Come predicato dai socialisti , sia italiani che austro marxisti. (illuminante è L'IRREDENTISMO di Vivante) ---------------------------------------------------------- Ecco, il buon senso avrebbe dovuto guidare la classe politica jugoslava in quella direzione federalista. Invece, con grande stupore di tutti, quella classe che aveva dato di se l'immagine di un "socialismo liberale dal volto umano, autogestione e federalismo" per tanti anni, forse presa dal panico per l'improvvisa scomparsa della Casa Madre sovietica, non ha saputo far altro che celebrare una sconfitta medievale... Ma il grave è che continua su quella strada! L'intervento militare "straniero" anzi le ha dato un'ancora di salvezza. Ora sta puntando sul Congresso di Washinghton, sperando in un Bush nemico di Clinton che appoggi il suo mito di cui ormai è prigioniera. Si spera solo che il buon senso ritorni da quelle parti, ma i risultati elettorali ultimi sono di segno contrario. SOLO IL BUON SENSO SALVA I SERBI da loro stessi!
 
Message Autore: Hase Data e ora: 20.03.2005 00:15
x anonimo
Non credo fosse fatalismo e tanto meno islamico. Anche perché mi riferivo ai bosniaci in generale, a quelli di Sarajevo in particolare. Quindi musulmani, cattolici, ortodossi, ebrei, atei e quant'altro. Non dimenticate che all'epoca la Jugoslavija era al 90% laica, come quasi tutti i Paesi post-comunisti. Era semplicemente un credere (erroneamente) nell'uomo e nei freni morali che avrebbe dovuto avere. Credo che ovunque e per chiunque sarebbe difficile guardare ai propri vicini (o peggio amici o parenti) come ai potenziali massacratori di domani. Ora però ci stiamo attenti...
 
Message Autore: Anonimo Data e ora: 19.03.2005 14:52
aggiungo
Ricordo benissimo quei momenti:vi fu una forte reazione dei triestini alla proposta di cossiga:Centralini dei giornali intasati sentimenti del tipo ,"è come se le SS passasero per israele !" ,grossa indignazione. .Ricordo uno speciale di minoli su "mixer" sul tema delle foibe e tutto il resto. Poi l'armata lasciò la slovenia via mare da Capodistria. Le truppe italiane erano mobilitate ai confini;si temeva un esodo di massa di popolazioni in fuga.Niente di tutto ciò. Probabilmente è attendibile la tesi di non innescare conflitti al confine.Si può capire la ragione dell'intervento Nato in kosovo nell'99, in quanto li' la guerra era sul confine. saluti
 
Message Autore: Anonimo Data e ora: 19.03.2005 12:55
x hase
forse voi bosgnacchi avete ereditato il "fatalismo" islamico, mi sembra si dica il "mahdu"?
 
Message Autore: Casimiro Data e ora: 19.03.2005 12:51
non c'erano enclaves serbe infatti
forse hai ragione. Ma hanno tentato di controllare i confini però, ed i morti turchi sono stati più numerosi di quelli sloveni! Il conflitto "duro" ai confini era però molto rischioso. Il mitragliamento di Fernetti infatti fu possibile solo con lo sconfinamento di due Mig sul cielo italiano. Ma data la simpatia per i Serbi di Cossiga e Craxi , De Michelis sopratutto, non ci fu alcuna protesta italiana... solo gli ingenui fascisti triestini, rappresentati da Menia, protestarono per la proposta di Cossiga di offrire il porto di Trieste per la ritirata della JLA! (Menia non era stato avvisato da Fini sull'offerta di Seselj dell'Istra e Dalmazia agli Italiani?)
 
Message Autore: Anonimo Data e ora: 19.03.2005 12:33
secessione slovena...
secondo voi gli sloveni anno avuto l'indipendenza a causa della loro superiorita e tecnica nello sfruttamento del loro piccolo "esercito"?.....io credo proprio di no se l'esercito jugolavo (JNA) avesse voluto evitare a tutti i costi l'indipendenza sarebbe satto molto piu duro e cattivo lo scontro ( non solo una decina di giorni) ..invece si vede che era gia chiara l'idea di rinunciare alla republica slovena...
 
Message Autore: Hase Data e ora: 19.03.2005 05:46
eravamo ciechi
Eravamo ciechi e sordi credo... Davanti a tutti i campanelli di allarme, perfino davanti alla guerra in Croazia, sentivo dire: "Qui non può succedere, in Bosnia no, qui si convive in pace... il komsiluk... " ecc. ecc. Avevo poco più di 19 anni allora (inizio 92) ma non mi giustifico mica. La ragione mi diceva che sarebbe toccato anche a noi, ma la speranza... mah
 
Message Autore: Anonimo Data e ora: 19.03.2005 00:02
Mass media
Non solo!Avete mai sentito parlare milosevic?Ho visto per la televisione le immagini di quella disgraziata visita a Kosovo polje dove prometteva quelle fesserie ai serbi in spregio agli albanesi.Ebbene come si muoveva, come parlava ,sembrava con tutto il rispetto, un impiegato di banca.Con tutte le differenze aveva il carisma di un arnaldo forlani (!).Un uomo piccolissimo arrivato al potere,trasformato-forse inconsapevolmente- dai nostri mass media in un protagonista della politica di questi anni.Milosevic ,Milosevic,tutti i giorni telegiornali ,giornali ,radio sempre quel nome... un uomo mediocre che assieme a tanti altri in quel paese a combinato guasti grandi Saluti
 
Message Autore: Manlio Bastoni Data e ora: 18.03.2005 23:31
Io ricordo soprattutto questo
Anch'io ricordo. Ricordo che appena vinta la battaglia degli sloveni, dissi a mia madre: sei contenta?. Presto anche la Croazia avrà la sua indipendenza!. Mi guardò e disse: caro figlio, sei proprio un idiota! - credo sia stata l'unica volta che mia madre si sia espressa in questo modo - chi ha ideato queste cose aveva tutto l'interesse a che le cose lì andassero così. La Slovenia è un mondo a sè, in Croazia sarà una carneficina e sarà solo l'inizio. Se lo capì lei in modo così istintivo, credo l'abbiano capito in tantissimi, in Croazia, in Bosnia, in Serbia, nel Kossovo e anche in Slovenia. Il vero problema, l'autentico enigma è perchè così poco della consapevolezza, del buon senso dei comuni cittadini della ex-jugoslavia sia riuscito a farsi azione politica, sommersa da un mare di remix storico-ideologico che da più di dieci anni continua a suonare in tutte le varianti un tragico inno alla morte.
 
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