Thriller sloveno-croato
26.06.2007
Da Osijek,
scrive Drago Hedl
Golfo di Pirano - da http://istrianet.org
Continua la bufera seguita alle dichiarazioni dell’ex premier sloveno Rop, secondo il quale nel 2004 il premier croato Sanader e l’allora capo dell’opposizione slovena Jansa si accordarono per la messinscena di incidenti nel golfo di Pirano
È vero che nel 2004 il premier croato Sanader insieme all’allora capo dell'opposizione in Slovenia, e oggi premier, Janez Jansa, si erano messi d'accordo per inscenare gli incidenti di confine nel golfo di Pirano, per far sì che il croato aiutasse lo sloveno a vincere più facilmente le elezioni? Questa tesi quasi incredibile, che negli ultimi giorni ha trovato spazio sui media da entrambi i versanti della frontiera croato-slovena, viene rifiutata categoricamente sia da Sanader che da Jansa. Ma l’ex premier sloveno Anton Rop afferma che è proprio quanto accadde e sostiene che il premier croato Sanader, in accordo con l’ex leader dell'opposizione slovena, Jansa, inscenò gli incidenti nel golfo di Pirano.
Se dovesse risultare vero che Sanader in modo cosciente si era accordato per inscenare incidenti, per il premier croato potrebbe essere un episodio molto scomodo, che l’opposizione, a soli pochi mesi dalle elezioni parlamentari in Croazia, potrebbe usare come un forte asso da giocare per ritornare al potere. In qualche modo, anche se non proprio in modo così drammatico, questa vicenda potrebbe essere paragonata alla serie di accordi che i defunti presidenti della Croazia, Franjo Tudjman, e della Serbia, Slobodan Milosevic, avevano stretto dietro le quinte durante la guerra serbo-croata in Croazia e durante la guerra bosgnacco-croata-serba in Bosnia ed Erzegovina.
Lo scandalo di cui adesso si parla sui media croati risale a prima delle elezioni parlamentari slovene nel 2004, quando Jansa vinse e formò un governo di centro-destra. Gli incidenti nel golfo di Pirano - per il quale Lubiana e Zagabria già da anni sono in conflitto a causa di irrisolte questioni di frontiera - erano stati pensati per permettere a Jansa di attaccare l’allora premier Rop sostenendo che questi non faceva nulla per proteggere gli interessi nazionali sloveni nel golfo in questione.
“Il governo croato ha fornito direttive su quando dovevano accadere gli incidenti e lo ha fatto direttamente prima delle elezioni. Jansa e Sanader erano d'accordo su quanto doveva accadere nel golfo del Pirano”, ha detto Rop nella dichiarazione per la Televisione slovena. Secondo le affermazioni di Rop, i servizi segreti sloveni SOVA, non intercettavano Jansa, ma Sanader e alcuni altri funzionari croati, per poter più facilmente “coprire in modo operativo” gli accadimenti nel golfo di Pirano.
Il premier croato Ivo Sanader, che sembra essere una “vittima collaterale” di rese dei conti politiche interne alla Slovenia, è stato messo in una situazione molto scomoda. Ha definito l'intera storia sul presunto accordo una “stupidaggine” dicendo che, occupandosi di politica, ha sentito un sacco di storie diverse, ma che questa fa parte dell' “antologia delle stupidaggini politiche”. Anche l'ufficio di Jansa ha respinto le affermazioni dell'ex premier Rop, dicendo che negli archivi dei servizi segreti SOVA non ci sono tracce sulle intercettazioni delle chiamate telefoniche di Sanader.
Per il momento l'opposizione in Croazia non ha attaccato Sanader, anche se ci sono state delle reazioni individuali. Ma ciò non vuol dire che Sanader possa dormire tranquillo, perché se dovessero esserci delle nuove scoperte in Slovenia, e in particolare se dovesse mostrarsi esatto che, inscenando gli incidenti nel golfo di Pirano, aveva veramente aiutato Jansa nelle lotte politiche interne slovene, la sua posizione potrebbe complicarsi parecchio.
Il capo dell'opposizione in Croazia, il presidente del Partito socialdemocratico (SDP) Zoran Milanovic per adesso, per cautela, ha detto soltanto che la dichiarazione dell’ex premier sloveno Rop sullo scandalo delle intercettazioni “è come minimo insolita e sorprendente”. Ma Milanovic sta aspettando la già annunciata indagine slovena, e se dovessero mostrarsi esatte le dichiarazioni di Rop, di sicuro colpirà Sanader con l’artiglieria pesante.
Invece, Damir Kajin, parlamentare istriano molto influente, membro del partito regionale Dieta democratica istriana (IDS), ha chiesto di istituire una commissione parlamentare d'inchiesta che dovrebbe controllare l'esattezza delle dichiarazioni di Rop. Kajin ha detto che gli “sembra possibile” che le affermazioni di Rop sulla messinscena degli incidenti nel golfo di Pirano siano esatte.
“Una serie di comportamenti da parte croata e slovena lascia pensare che la politica abbia manipolato in modo aperto e cosciente gli abitanti dell’Istria che vivono in quella zona”, ha detto Kajin. Quest’ultimo ha criticato Sanader perché non ha ordinato di ritirare l'ambasciatore croato da Lubiana per lo scandalo delle intercettazioni, ma si è accontentato di alcune severe dichiarazioni. Kajin ha detto che, se la storia sull'accordo fra Sanader e Jansa sulla messinscena degli incidenti nel golfo del Pirano dovesse dimostrarsi vera, potrebbe del tutto “delegittimare la politica filo europea di Sanader”.
Secondo le informazioni rivelate dallo zagabrese “Jutarnji list” sulla base di fonti slovene, provenienti da persone informate sullo scandalo delle intercettazioni, i servizi segreti sloveni sono in possesso anche di registrazioni che sono seguite subito dopo le telefonate fra Sanader e Jansa. Questi servizi, scrive “Jutarnji list”, hanno intercettato le chiamate telefoniche che sono state fatte in seguito dal gabinetto del premier croato verso il ministro degli Affari Interni, il quale ha poi parlato con la polizia di Pula. Dopo di che sono arrivati i motoscafi della polizia croata che, a quanto pare, hanno provocato gli incidenti nel golfo del Pirano.
Nonostante tutto ciò assomigli un po' a un thriller, non è del tutto impossibile escludere l’autenticità di questa storia. La Croazia ha chiesto spiegazioni a Lubiana, e in Slovenia è in corso un'indagine che dovrebbe chiarire tutti i dettagli di questo caso. Finché questo lavoro non sarà portato a termine si potrà soltanto supporre cosa c’è di vero in tutto questo, e cosa invece, come ha detto Sanader, fa parte dell’“antologia delle stupidaggini politiche”.
Fino ad allora bisogna tenere presenti le parole di Damir Kajin, deputato del parlamento croato, il quale dice di sperare che, viste le imminenti elezioni in Croazia, “adesso gli sloveni non vogliano rendere il debito ai croati e provocare alla vigilia delle elezioni nuovi incidenti” nel golfo del Pirano.