Le due Moldavie
27.05.2008
Da Chisinau,
scrive Iulia Postica
A Chisinau, il 9 maggio, si potevano vedere, nello stesso momento, due Moldavie che guardano in direzioni lontane ed opposte. Quella che ricorda la vittoria dell'URSS nella II Guerra mondiale, e quella dei giovani che festeggiano il "Giorno dell'Europa"
Nel calendario delle feste ufficiali della Repubblica di Moldavia, il 9 maggio rappresenta il “Giorno della Vittoria”, celebrazione che, dopo un decennio di oblio, è tornata in auge col ritorno del partito comunista al potere. Ma se per molti nostalgici questa data è indissolubilmente legata alla vittoria dell'Unione Sovietica durante la Seconda guerra mondiale, molti giovani moldavi preferiscono festeggiare il 9 maggio come “Giorno dell'Europa”.
Quest'anno, ufficialmente, il “Giorno dell'Europa” è stato festeggiato in Moldavia con un giorno di anticipo, l'8 maggio. La decisione di anticipare di un giorno questa ricorrenza è stata presa dalla Delegazione dell'Unione europea in Moldavia, insieme alla municipalità di Chisinau, proprio per la coincidenza della data con quella della festa del “Giorno della Vittoria”.
E' la prima volta che, in Moldavia, il “Giorno dell'Europa” viene festeggiato in pompa magna. L'inaugurazione delle cerimonie ha preso lungo nel cuore di Chisinau, all'ingresso del giardino pubblico “Stefan cel Mare”, dove una bandiera dell'Ue è stata dispiegata al vento, mentre altre due, fatte di fiori gialli e sassi blu, venivano inaugurate all'interno del parco.
Autorità locali, rappresentanti dell'Unione e ambasciatori accreditati a Chisinau erano presenti all'evento. Nel suo discorso d'apertura, il sindaco di Chisinau, Dorin Chirtoaca, ha detto di credere che l'integrazione europea della Moldavia avverrà in un futuro non lontano.
Tra i presenti anche Cesare De Montis, capo delegazione della Commissione Europea in Moldavia. “Vedo speranza negli occhi di chi è qui oggi. In altri paesi, la bandiera europea significa protezione. L'Ue non significa politica di potenza, ma democrazia, prosperità, diritti umani e libertà. La Moldavia ha fatto il suo primo passo verso l'Unione europea tre anni fa. Oggi vediamo i primi risultati di quello sforzo politico. Da oggi in poi, chiunque passeggi in questo giardino pubblico, vedendo questa bandiera, saprà che un giorno essa apparterrà anche alla Moldavia”, ha dichiarato De Montis.
La cerimonia, però, non è stata esente da polemiche. Dopo i due discorsi di apertura, il palco è stata lasciato a Valerii Klimenko, assessore del comune di Chisinau e presidente del partito Patria-Rodina Ravnopravie (Patria e Parità di diritti) formazione pro-russa e anti-Nato, che ha espresso il desiderio di prendere la parola.
L'intervento di Klimenko ha scioccato non pochi presenti, visto il suo carattere fortemente anti-Ue. Secondo Klimenko, la maggioranza dei cittadini di Chisinau, in realtà, non ha alcun desiderio di vedere spiegata la bandiera dell'Unione. “Qualcuno ha forse chiesto ai moldavi se vogliono essere alleati con chi uccide persone innocenti in Iraq?”, ha chiesto alla folla Klimenko.
Le parole di Klimenko, però, sembrano essere smentite da sondaggi secondo i quali più del 70% dei moldavi è a favore dell'integrazione europea del loro paese. Lo stesso Klimenko è stato interrotto dall'intervento rabbioso di alcuni presenti, che l'hanno colpito con un ombrello. Solo l'intervento del sindaco è riuscito ad impedire che la lite degenerasse ulteriormente.
“Se non gli avessimo lasciato esprimere le sue opinioni, non ci saremmo comportati in modo democratico, né europeo. Ognuno ha diritto a pensarla come vuole. In fondo non rappresenta che l'1-2% dei cittadini moldavi”, ha detto poi Dorin Chirtoaca.
Nonostante l'incidente, le cerimonie del “Giorno dell'Europa” sono proseguite in serata con un evento dal titolo “I colori dell'Europa”, organizzata dagli studenti dell'Università della Musica, Teatro ed Arte, a cui è seguita la cerimonia di assegnazione dello Europe Prize Award.
La celebrazione del “Giorno dell'Europa” non ha riguardato solo la capitale, ma anche le città di Balti e Cahul. Alunni e studenti di più di 150 tra scuole elementari, superiori ed università di queste città hanno partecipato al concorso “Messaggio per l'Europa”, partito all'inizio del 2008. Al liceo rumeno-inglese “Ion Creanga” di Chisinau è stato assegnato il primo premio della sezione “Scuola europea dell'anno”, seguito dal liceo “Ioan Voda” di Cahul e dal “Mihai Eminescu” di Balti.
Il 9 maggio, mentre i leader politici e istituzionali moldavi prendevano parte alle cerimonie del “Giorno della Vittoria”, alcuni partiti del campo liberale hanno organizzato una manifestazione dedicata al “Giorno dell'Europa”. Nella piazza antistante il Teatro dell'Opera si sono dati appuntamento simpatizzanti di quattro formazioni politiche: il Partito Liberaldemocratico Moldavo, il movimento “Azione Europea”, il partito “Alleanza per la Nostra Moldavia”, e il Partito Nazional Liberale, principale organizzatore della manifestazione.
Diana Crudu, presidente dell'organizzazione giovanile dei nazional-liberali, ha detto di vedere nel processo di integrazione europea non una possibilità di emigrazione verso occidente, ma un desiderio di successo e impegno nella vita politico-sociale del paese. “Vogliamo viaggiare in Europa senza visti, avere scuole di livello europeo e vivere in un paese che non intimorisca gli investitori stranieri. Non siamo diversi dagli altri giovani europei, ma abbiamo avuto la sfortuna di vivere in un paese che ha dimenticato di uscire dal tunnel della transizione”, ha detto la Crudu.
Soltanto il boulevard “Stefan cel Mare” divideva i giovani riuniti a festeggiare il “Giorno dell'Europa” dai veterani della Seconda guerra mondiale, che ricordavano il “Giorno della Vittoria”. A Chisinau, il 9 maggio, si potevano vedere, nello stesso momento, due Moldavie che guardano in direzioni lontane ed opposte.