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mercoledì 07 settembre 2022 16:09

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Commenti dei lettori all'articolo: Foibe. Una storia d’Italia

(11-20/38)

Messaggi mostrati: 
Message Autore: ardelia hall Data e ora: 29.11.2009 04:15
arbe
sul campo di Arbe leggere prego l'interessante testimonianza dell'ebrea Rosa Paini"I sentieri della speranza"da parte di mio padre,nato in Russia e interprete la testimonianza dei fatti di Livno,Glivna,Knin ,in questo ultimo luogo furono impiccati 47 rabbini,gli altri ebrei furono salvati da italiani che li trasferirono in Calabria,dell'operato degli italiani in Jugoslavia è ampiamente edotta la numerosa comunità dei miei parenti in Israele,ma è altrettanto edotta sulle imprese degli ustasa e inizialmente degli stassi cetnici,concludo con le parole di Raul Hilberg"La Croazia ,come la Slovacchia era un satellite della Germania,una creazione tedesca fatta a tempo di record che nelle loro politiche razziali rispettò e persino migliorò la definizione della Germania Nazista"
 
Message Autore: AM Data e ora: 27.11.2009 19:30
Versioni contrastanti della storia
Limitando il nostro esame al sec XX possiamo notare che molti stati o gruppi etnici si sono resi colpevoli di genocidi, pulizie etniche e stragi a danno di altri popoli e di altre etnie. Accade che si ricordano e talora si enfatizzano i torti subiti, si presta poca attenzione ai torti fatti da altri e subiti da altri e si dimenticano o negano i torti fatti ad altri. I turchi negano il genocidio armeno e quello greco, i russi negano o sottovalutano le stragi in Polonia e Romania, croati e sloveni tendono a sottodimensionare le foibe e a negare la pulizia etnica a danno degli italiani, i quali a loro volta ignorano le loro malefatte come l'uso delle armi chimiche nelle guerre coloniali e le rappresaglie nei Balcani. Gli storici in genere si adeguano a questa tendenza all'autoassoluzione. Vi sono tuttavia alcune eccezioni di autori che spinti da volontà di espiazione, da sentimenti religiosi o da ideologie mettono a fuoco e talora enfatizzano le colpe dei loro connazionali. Pirjevec, a ben vedere, non rappresenta una di queste eccezioni.
 
Message Autore: Domenico, Bordighera (IM) Data e ora: 27.11.2009 14:43
2 pesi e 2 misure
mi domando perché la stessa attenzione che c’è su questo argomento non c’è per i condannati dal governo francese. E si che i collaborazionisti condannati dai francesi sono 100 volte più degli inoibati, il generale De Gaulle ne ha condannati oltre 100.000 di cui 10.000 alla ghigliottina. E molti erano italiani. Però non vedo mai una riga sulle città italiane (Tenda, Briga..) e sui 420km quadrati di territorio italiano che la Francia si è presa nel 1947, sui territori e i paesi italiani occupati dalle truppe di De Gaulle, sugli italiani cacciati dai francesi, sul referendum del 1947 per l’annessione dove è stato impedito loro di rientrare per votare, permettendo alla Francia di ribaltare il risultato elettorale del 1946 vinto nettamente dai partiti filoitaliani. Ricordo che la Francia aveva occupato unilateralmente quei territori italiani, su cui non aveva alcun diritto, a differenza di Tito: il passaggio di Trieste e Gorizia alla Jugoslavia almeno era stato deciso e firmato dagli alleati. Perché la legge che istituisce il giorno del ricordo nella data del trattato di Parigi, con cui l’Italia perdeva sia l’Istria che Tenda, commemora solo gli esuli istriani e non quelli liguri e piemontesi?
 
Message Autore: Govedarica Data e ora: 27.11.2009 12:20
@ Yam
Facciamo un pò di chiarezza: se è vero che gli ebrei vennero uccisi da slavi è altrettanto vero che gli ustascia furono finanziati dall'Italia e che i Regno di Jugoslavia fu smembrato in seguito ad un attaccò cui l'Italia partecipò e che, oltretutto, avvenne per prestare soccorso alle sue truppe sul fronte greco. Stabilito questo sarebbe bene che ognuno pensasse a far pulizia in casa propria. Qui le Foibe sono (giustamente aggiungo) conosciute da tutti ormai da anni. Ma nessuno conosce la circolare Roatta e la deportazione di quasi il 10% della popolazione di Lubiana. Inoltre in quasi 60 anni nessun (dicesi NESSUNO) esponente della la Repubblica che ha giustamente istituito la Giornata del Ricordo ha trovato il tempo e l'occasione di recarsi al campo d Arbe. Però hanno trovato (Ahinoi) il tempo di parlare di abrbarie slave....sarebbe bene che mettessimo da parte il falso mito del biuon italiano e cominciassimo a interrogarci sul male che abbiamo fatto.
 
Message Autore: Nemanja Data e ora: 27.11.2009 12:15
X BAT JAM
aggiungo:te sei il primo che Ha stereotipi...rileggi il tuo testo e te ne accorgerai...gli ebrei in Jugoslavia sono stati sterminati dalle truppe di occupazione nazi-fasciste...rendo l idea?mia nonna ha rischiato la vita x difendere una famiglia ebrea...e te ti lasci a considerazioni superficiali su un ceppo come quello slavo che conta piu di 500.000 milioni di persone...spero che la redazione non consideri la mia come polemica personale,se ti invito a vergognarti almeno un po x quello che hai detto...dicendo cosi segui l ideologia di Adolf Hitler...non so se te ne sei accorto.
 
Message Autore: Nemanja Data e ora: 27.11.2009 12:07
X BAT JAM
io provo un sentimento di naturale solidarietà e affetto verso il popolo israeliano e in generale ebraico...ti invito pero a non predicare bene e razzolare male...xké nel momento in cui avverti gli altri di non avere pregiudizi nei confronti degli ebrei,NON ti devi permettere di sparare a zero su tutto il mondo slavo...composto da decine di nazionalità che vanno dalla Polonia fino agli Urali....
 
Message Autore: bat yam Data e ora: 27.11.2009 03:07
stereotipi
primo,nessuno dei presenti opinionisti si permetta a superficiali patrocinii degli ebrei visto che questo trucchetto viene usato come i salami di Jacovitti,per nobilitare e accomunare nel passato destini in realtà assai diversi.Gli ebrei in Jugoslavia furono massacrati da slavi,gli slavi si scannarono fra di loro e la brutalità slava è presente in tante guerre europee,basta ricordare le gesta dei Grenzer ,le atrocità delle truppe di Ban Jelacic,del generale Nugent e del macellaio Windischgratz.La natura umana è anche fatta di viltà ma particolarmente laido è l'atteggiamento di chi attribuisce parte dei sui crimini agli altri
 
Message Autore: Gabriella, S.Dorligo Data e ora: 26.11.2009 10:09
OPTANTI
Premetto che non m’interessa una mazza sostenere il PRC o il PDL, l’unica cosa che m’interessa è la verità storica. I 350.000 optanti non sono stati costretti da nessuno ad andarsene. Nessuno di quei 350.000 ha ricevuto un solo foglio di espulsione. Gli optanti sono stati gli unici in Europa dopo il 45 a non aver subito espulsioni di Stato e ad andarsene volontariamente. Certamente c’era un clima di terrore, da resa dei conti, certamente allo Stato Jugoslavo faceva comodo, così la gente se ne andava spontaneamente, ma molta colpa era dell’MSI e della sua campagna di terrore anticomunista ed antislava. Chi parla di espulsi, sa che Tito concedeva la cittadinanza a tutti gli italiani? Sa che l’MSI invitava la gente a non accettarla e ad emigrare? Sa che i 70.000 italiani che rimasero in Jugoslavia avevano ed hanno la libertà di esporre il tricolore nelle occasioni ufficiali, che hanno diritti linguistici, culturali ecc? In Italia non ci sono questi diritti: ogni anno a Trieste e dintorni il 1° maggio (la liberazione di Trieste) o il 29 Novembre (nascita della SFRJ) molti cittadini slavi o italiani, che vogliono rendere omaggio al contributo e sacrificio degli jugoslavi per la liberazione della città, appendono bandiere jugoslave alle finestre, e vengono insultati e minacciati.
 
Message Autore: Ivano Data e ora: 25.11.2009 16:32
italo- motenegrino
Ho rivalutato e di molto percorso politico nel tempo di Gianfranco Fini, che, a sua epoca (nel Alleanza Nazionale) mandava delle bottiglie a golfo di Trieste, con dei messaggi ai Sloveni e ai Croati, con “torneremo” o simili, che non approvavo. Però, da allora sono cambiati molti governi in Italia, di centro-destra e di centro-sinistra e nessuno ha saputo o voluto affrontare l’argomento fiobe, esuli e le loro proprietà espropriate e confiscate e i loro diritti e diritti degli eredi, prima da parte del regime ex Jugoslavo e dopo dai regimi abbastanza nazionalisti della Slovenia e della Croazia. L’Italia (i governi) dovevano fare una specie di braccio di forza o meglio detto condizionamento sulla entrata della Slovenia (a suo tempo) e Croazia (attualmente) nella Ue proprio su questi argomenti storici e dolorosi e soprattutto per non lasciare spazi per le varie interpretazioni slovene e croate della storia di quelle popolazioni e di quelle terre. L’Italia (quasi tutta) ha saputo fare i conti con la propria storia e ha fatto (la maggior parte degli Italiani) le distanze storiche dal fascismo, sapendo anche autocriticarsi, ma, non so perché, non ha la stessa forza e lungimiranza ad affrontare questione degli Italiani della Istria e della Dalmazia???
 
Message Autore: commento Data e ora: 24.11.2009 23:53
filip
è importante ricordare anche che la libia di gheddafi è un socio fondamentale per la banca Unicredit.Senza il denaro dei libici con la tempesta finanziaria mondiale con le sofferenze interne i derivati e con tutti gli altri problemi,senza la libia la banca era quasi fallita.tra l'altro i libici sono partner importanti anche in finmeccanica nei settori difesa spazio (Sistemi radar e antimissili).Alla faccia della democrazia dei diritti umani e delle scuse per il colonialismo!poi si meravigliano se gheddafi quando viene in italia mette su il circo equestre oppure per le frecce tricolori in trasferta a tripoli !
 
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