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mercoledì 07 settembre 2022 16:09

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Commenti dei lettori all'articolo: Foibe. Una storia d’Italia

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Messaggi mostrati: 
Message Autore: Gianluca Pasini Data e ora: 23.11.2009 15:04
Foibe
Per il sig. Luca Bibliografia, mi citi della bibliografia a sostegno della sua tesi secondo cui le foibe sono solo opera di propaganda. Sennò taccia. Gli Italiani hanno ammesso le loro colpe come pochi altri: quale stato europeo ha chiesto solennemente scusa a una sua ex-colonia, come, appunto, ha fatto l'Italia con la Libia? E poi, per raggiungere lo scopo della coesione nazionale, strumentalizzare il dramma delle foibe sarebbe un mezzo non proporzionato al fine. Ci vuole ben altro per arrivare allo scopo che Lei dice. Quindi il dramma 'foibe', che non sommuove gli animi fino al punto che lei crede, non è pensabile che possa essere sfruttato per quel fine.
 
Message Autore: Luca Data e ora: 23.11.2009 13:47
il microfono a Claudia Cernigoi!
Apprezzo Pirjevec, non l’analisi dell’Italia post 89. Altro che coesione nazionale, le foibe sono arma di una parte politica contro l’altra, il “giorno delle foibe” è stato istituito dal centro-destra su proposta di AN sostenuta da Forza Nuova. Il revival delle foibe è stato accompagnato da menzogne, omissioni e propaganda. Agli italiani hanno sempre fatto credere che erano diversi dagli altri colonizzatori europei, che loro nelle colonie andavano a fare del bene, a costruire strade e scuole, abbiamo sempre avuto il mito degli “italiani brava gente”. Abito in provincia di Frosinone a pochi km dal lager (1 dei 20 in Italia) dove nel 42-43 sono stati deportati e sterminati migliaia di donne e bambini greci e jugoslavi, ma nessuno lo sa! Nel dopoguerra anche il PCI si è adeguato in nome della coesione nazionale, tanto che nessun criminale di guerra in Italia è stato condannato. Dagli anni 90 il mito "italiani brava gente" è stato usato da una fazione politica per rimuovere lo sporco e riscrivere la storia: ecco così che le foibe sono diventate la pulizia etnica commessa dai barbari slavocomunisti nei confronti di innocenti vittime civili italiane. Una bella impresa riuscire a spacciare per vittime civili innocenti criminali di guerra, comuni assassini, funzionari fascisti, squadristi.. E chi fa notare che la versione del governo non è proprio uguale alla realtà viene perseguitato, come Claudia Cernigoi.
 
Message Autore: Enzo Data e ora: 23.11.2009 13:36
Foibe 2
Pirjevec - me lo si conferma - non ha approfondito l'aspetto residuale della questione, ossia la tematica dei mandanti. Tutt'altro: ha rielaborato le note prese di posizione degli ultranazionalisti slavi. Aspettiamo, pertanto, che qualcun altro, in base ad attente ricerche storiche, ci faccia i nomi e cognomi dei mandanti o, almeno, di parte di essi. Arriveremo un giorno a conoscere questi nomi? Mi auguro sì, anche se - probabilmente - dovremo attendere ancora.
 
Message Autore: Gianluca Pasini Data e ora: 23.11.2009 13:11
Foibe
Sì, concordo con il dott. Lusa sulle qualità stilistiche dei libri del Pirjevec. Il quale però piscia fuori dal vaso quando ritiene che il riappropriarsi di una memoria condivisa sia atto intellettuale di nazionalismo. E se ha dato voce ai negazionisti, ha dato voce anche ai discendenti delle vittime, anche nel caso che queste siano figlie di 'collaborazionisti'? Ditemelo! Chi taccia di strumentalizzazione l'istituzione della giornata del ricordo, che dovrebbe dire allora di ogni altra commemorazione pubblica? Cordialmente,
 
Message Autore: Luigi Data e ora: 23.11.2009 12:53
Libro non equo
Ho acquistato e letto il libro di Pirjevec lo stesso giorno in cui è uscito nelle librerie. In realtà si tratta di un libro deludente, per quanto riesce ad essere datato nelle sue linee interpretative di fondo - che di fatto sposano le tematiche più becere del nazionalismo sloveno/croato dei decenni scorsi - nonché fazioso oltre ogni limite. Pirjevec passa come uno schiacciasassi su qualsiasi dubbio interpretativo, su qualsiasi tentativo di lettura condivisa, compreso il testo della commissione mista di storici italo-sloveni. Sdogana totalmente una polemista come Claudia Cernigoi, che per altri autori - come Raoul Pupo - è da intendersi come una schietta negazionista. Pirjevec quindi si pone come il contraltare estremista dei neofascisti italiani: un'utilissima foglia di fico per le prossime polemiche sul tema e in definitiva un calcio nello stomaco a chi si sforza di lavorare per il superamento delle visioni partigiane.
 
Message Autore: enzo Data e ora: 23.11.2009 11:27
foibe
il caso foibe non fu messo nel dimenticatoio,ma volutamente ignorato e coperto da una generazione politica che non voleva avere problemi con la confinante Yugoslavia.gli infoibati non erano morti degni di nota,come quelli del triangolo della morte emiliano.del resto c'erano anche partigiani italiani tra coloro che parteciparono alle esecuzioni e si sa che la storia la fa chi vince.
 
Message Autore: at Data e ora: 23.11.2009 11:23
la verita sta nel mezzo
libro sicuramente da leggere, sono d'accordo con il commento dell'autore sulla facilita linguistica di Pirjevec, che riesce a scrivere ricerche storiche accurate ed allo stesso tempo di agevole lettura. Mi lascia perplesso il collegamento tra la "riscoperta" delle foibe da parte dell'opinione pubblica italiana negli anni 90 ed il preteso bisogno di un collante nazionalistico per la cosiddetta seconda repubblica. Secondo me il silenzio sulle foibe in Italia era dovuto all'egemonia culturale del PCI, ed al fastidio di molti intellettuali italiani ad affrontare certi temi. In sintesi, se il nazionalismo italiano avra senz'altro avuto un ruolo nell' “olocaustizzazione” delle foibe, altrettanto importante e'stata la scomparsa del PCI e dei conseguenti pruriti ideologici in Italia.
 
Message Autore: Enzo Data e ora: 23.11.2009 10:26
Foibe
Francamente non capisco cosa ci sia ancora da dire sulle foibe. Si è detto tutto ed il contrario di tutto. Piuttosto, ci sarebbe da indagare ancora sui mandanti, facendo nomi e cognomi. Non credo che neppure lo storico Jože Pirjevec abbia fatto luce su questo (residuo) aspetto.
 
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