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mercoledì 07 settembre 2022 14:49

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Commenti dei lettori all'articolo: Foibe. Una storia d’Italia

(1-10/38)

Messaggi mostrati: 
Message Autore: MC Data e ora: 10.12.2009 18:19
Possibile presenza di Troll
Grazie per la segnalazione. Ora che ci penso non escluderei che i due personaggi coinvolti nei commenti siano dei Troll.
 
Message Autore: Ana Data e ora: 10.12.2009 13:38
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Sono stupita dal razzismo strisciante nella società italiana. MC, mi sembri una persona istruita, eppure sei pieno di pregiudizi. La Yugoslavia di Tito non ha mai dichiarato una guerra, la “democratica” Francia ne ha dichiarate almeno una decina negli ultimi 50 anni (così a memoria: Indocina, Egitto, Algeria, Iraq 91, Afganistan…). Amo e stimo molto la Repubblica Francese (insegno lingua e cultura francese e italiana), ma quest’atteggiamento veterofascista da “razza slava barbara e inferiore che deve imparare dalle grandi culture occidentali” non lo accetto. Anzi, la Francia (ma anche l’Italia) farebbe bene a imparare un po’ di multiculturalismo, uguaglianza, fratellanza, unità e solidarietà sociale della vecchia Yugoslavia.
 
Message Autore: Domenico, Bordighera (IM) Data e ora: 10.12.2009 12:11
consiglio occhiali e lettura Cost. Regionale
caro MC, abito a pochi km da Briga e Tenda, ti informo che la bandiera italiana non c'è e non ci potrebbe essere per legge (nelle cittadine ex italiane legalmente passate alla Yugoslavia invece la bandiera italiana c'è). Vado da 35 anni tutti gli anni in Valle d'Aosta e la bandiera francese non l'ho mai vista ai Comuni, ti sbagli con la bandiera europea, ci sono si 3 bandiere ma regionale (rossa, nera col leone sullo stemma), italiana ed europea.
 
Message Autore: MC Data e ora: 10.12.2009 08:45
Francia e Balcani
Si afferma che a Briga e Tenda i francesi abbiano impedito il voto con le armi a 2.000 italiani. In altri paesi questi italiani sarebbero finiti in fosse comuni. Quanto all'esposizione delle bandiere, ho notato in Valle d'Aosta che spesso sono esposte tranquillamente 3 bandiere: quella regionale, quella italiana e quella francese. Non ho motivo di dubitare che a Briga e Tenda si possa esporre la bandiera italiana accanto a quella transalpina.
 
Message Autore: plovec Dolina Data e ora: 09.12.2009 23:59
fuori tema
gli interventi di chi si maschera da Domenico Bordighera sono solo provocazioni di un nazionalista slavo,vuol portare disordine,sentimenti negativi ,discordia.è un Troll
 
Message Autore: Domenico, Bordighera (IM) Data e ora: 09.12.2009 13:22
ignoranza e pregiudizio ideologico
Dillo ai 2000 italiani espulsi da Tenda e Briga che la Francia è maestra di democrazia! A coloro cui nel 1947 i francesi impedirono coi fucili di andare a votare al referendum sull'annessione! Mi risulta che in Yugoslavia fin dagli anni 50 a Koper, Izola, Piran, Umag, Novigrad, Subotica le minoranze italiana e ungherese (cui era stata riconosciuta sia la cittadinanza a differenza della democraticissima Francia) avano riconosciuti sia diritti linguistici e culturali sia diritti istituzionali, ad esempio l'uso delle bandiere nazonali in ricorrenze o edifici pubblici. Prova invece a mettere la bandiera italiana al Comune di Tenda, sono proprio curioso di vedere cosa ti fanno i democratici gendarmi transalpini! Ti consiglio di accantonare i pregiudizi ideologici e cominciare a ragionare a mente libera.
 
Message Autore: MC Data e ora: 08.12.2009 22:41
Il confronto tra Francia e paesi balcanici è improponibile
Non dimentichiamoci che la Francia ci è stata maestra di democrazia, ma anche esempio di enfatizzazione dello stato nazione. Ad ogni modo la Francia nei propri territori abitati in maggioranza da altre nazionalità ha storicamente seguito una politica di assimilazione, vale a dire, anche grazie alla propria forte cultura, far diventare francesi etnie diverse (es. Paesi baschi, Corsica, Alsazia, Bretagna, Fiandre, Nizzardo, Rossiglione, ecc). Nei Balcani si è optato invece per la pulizia etnica. Questa non è una differenza da poco.
 
Message Autore: la conferma Data e ora: 05.12.2009 02:06
ardelia hall
in Italia agiscono numerosi nazionalisti sloveni ,presenti nei media ,nella politica ,nella cultura,grandi paesi li appoggiano,la loro parola d'ordine è "Svojik svojim",poi ci sono molti italiani ignoranti o in assoluta mala fede....peccato.
 
Message Autore: Domenico, Bordighera (IM) Data e ora: 03.12.2009 12:18
2pesi2misure: ipocrisia & pregiudizio
piantatela d’arrampicarvi sugli specchi!Le perdite sul confine occidentale poche e non importanti?Dillo ai 2000 esuli cacciati,che han perso casa e patria..e vergognati!I cittadini di Tenda e Briga cacciati dai francesi,a cui venne pure impedito di rientrare a votare l'annessione,erano oltre il 50% della popolazione, gli istro-italiani che HANNO SCELTO di andarsene erano il 20% della popolazione,gli era stata concessa cittadinanza dal nuovo Stato, pure i diritti linguistici-culturali in quanto minoranza riconosciuta.Il passaggio del Litorale Austriaco (Venezia Giulia e Istria) alla Jugoslavia era deciso dagli alleati,la Francia invece ha occupato 420kmq di territorio arbitrariamente,senza nessun accordo alleato,e cacciando la popolazione PACIFICA,a differenza degli infoibati che erano per l’80% militari,forze dell’ordine e paramilitari neri,per il 20% civili iscritti al PNF e funzionari governativi (non lo dico io,lo dicono i documenti alla Regione).Com’è,gli slavi sono cattivi e i francesi buoni?Anche molti esponenti politici francesi all’epoca denunciarono ciò che la Francia faceva sul confine.Inizio a credere che siete mossi solo da pregiudizi anti-slavi e da odio ideologico anti-comunista.E siete pure conigli,perché a fare i grandi con la martoriata Jugoslavia son buoni tutti,con la Francia avete paura!
 
Message Autore: MC Data e ora: 02.12.2009 13:10
Iugoslavia e Francia
Innanzitutto le perdite territoriali subite dall'Italia a vantaggio della Francia nel 1947 sono assai minori e meno importanti di quelle sui confini orientali ed anche l'esodo ha avuto dimensioni enormemente superiori. Tra i collaborazionisti condannati dalla Francia vi erano anche italiani (almeno per etnia), ma il numero degli italiani massacrati dai partigiani iugoslavi fu enormemente superiore. Si deve poi sottolineare che solo alcune delle vittime delle foibe potevano essere considerate collaborazionisti. La maggior parte non lo erano ed anzi non pochi erano gli antifascisti.
 
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