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Notizie
12.05.2005   Secondo l'Associazione delle donne vittime di guerra, le minacce contro i testimoni di crimini di guerra in Bosnia sono sempre più frequenti. L'associazione richiede che i criminali di Foca, Prijedor e Visegrad non siano giudicati a Sarajevo ma all'Aja

11.05.2005   Osservatorio aveva parlato con lei della situazione a Srebrenica e del difficile cammino della riconciliazione. Ora un prestigioso riconoscimento in Italia. Ad Irfanka Pasagic il Premio Alexander Langer 2005
Immagine: Irfanka Pasagic

11.05.2005   Due abitanti della Bosnia-Erzegovina su cinque vivono nelle campagne. Eppure l'agricoltura del Paese è in rovina, e la Bosnia importa massicciamente prodotti alimentari dall'estero. La guerra e la corruzione tra le cause di questo naufragio, mentre la politica sembra indifferente al problema

09.05.2005   [Luka Zanoni]   A Srebrenica oggi vivono ancora molti profughi di nazionalità serba, in centri collettivi o sistemazioni di emergenza diventate col tempo scomode dimore abituali. Non esistono dati aggiornati su di loro, ma alcune famiglie ci hanno raccontato le condizioni in cui vivono
Immagine: Djurdjo (foto G. Fassino)

05.05.2005   Questo testo inaugura una serie di documenti pubblicati dalla Associazione Bosnia Erzegovina 2005, organizzatrice della "Conferenza Internazionale per la Bosnia ed Erzegovina: Dieci anni di Dayton ed Oltre" che si terrà a Ginevra il 20 e 21 Ottobre 2005. Osservatorio sui Balcani fa parte del pool di media che seguono l'evento e la sua preparazione

05.05.2005   [Luka Zanoni]   Quali le speranze, oggi a Srebrenica, delle comunità religiose? L'Imam, portavoce della comunità musulmana, in un'intervista racconta dell'attuale situazione politica ed economica stagnante e di un dialogo interreligioso congelatosi purtroppo da tempo
Immagine: L'Imam di Srebrenica (foto di Gughi Fassino)

05.05.2005   Monologo teatrale, ispirato dal libro di Luca Rastello "La guerra in casa". Scritto da Giovanna Giovannozzi e portato in scena da Roberta Biagiarelli (Teatro Settimo di Torino) per la regia di Simona Gonnella
Immagine: Roberta Biagiarelli durante lo spettacolo

04.05.2005   [Andrea Rossini]   Il decennio di guerre nei Balcani è stato segnato da atrocità e efferatezze, ma anche da moltissime storie di resistenza e solidarietà. Svetlana Broz, medico e giornalista, ne ha raccolte decine nello straordinario "I giusti al tempo del male". Una conversazione con l'autrice, nell'anniversario della morte del nonno, Josip Broz "Tito"

03.05.2005   [Andrea Rossini]   A Srebrenica da cinque anni, padre Teofilovic parla delle diverse verità che esistono oggi a Srebrenica e della difficile situazione della comunità ortodossa locale
Immagine: Zeljko Teofilovic (foto. G. Fassino)

02.05.2005   Lo Stato bosniaco perde enormi somme di denaro per la corruzione, il riciclaggio, l’evasione fiscale e gli illeciti finanziari. I nazionalisti al governo e la comunità internazionale, tuttavia, rifiutano di approvare la legge anticorruzione voluta dalle opposizioni

29.04.2005   [Michele Nardelli]   Sead Jakupovic, dirigente di una organizzazione non governativa per il ritorno dei Bosgnacchi a Prijedor, spiega a Osservatorio sui Balcani perché in quell'area il rientro sta funzionando. E perché invece a Srebrenica la situazione è molto più complicata. E statica
Immagine: Srebrenica (Foto di G.Fassino)

28.04.2005   [Luka Zanoni]   Una famiglia di sole donne e una famiglia di soli uomini, due storie di vita speculari, ma al contempo analoghe. In comune hanno un difficile rientro a Srebrenica e grosse difficiltà economiche, in una città dove l'economia è totalmente ferma. Due nostre interviste raccolte a Srebrenica
Immagine: Safet e amici (foto G. Fassino)

26.04.2005   Le clamorose rivelazioni di un sottufficiale dell’esercito serbo: l’anno scorso, Mladic avrebbe passato diversi mesi nella caserma belgradese di Topcider; i «suicidi» che si sono verificati sarebbero eliminazioni di testimoni scomodi; militari in servizio vendono armi agli Albanesi del sud della Serbia
Immagine: Ratko Mladic

26.04.2005   [Andrea Rossini]   Dopo dieci anni, un conflitto può continuare sotto forma di memorie, e verità, parallele. Per comprendere il punto di vista della comunità serba, abbiamo incontrato Milos Milovanovic, segretario della sezione di Srebrenica dell'Associazione dei veterani della Republika Srpska
Immagine: Milos Milovanovic

22.04.2005   Il settimanale di Sarajevo DANI, urla allo scandalo e titola: La miniera del nuovo crimine. Una lunga inchiesta dedicata alla miniera di Ljubija, privatizzata e rimessa in funzione, nella quale sono ancora sepolti circa 1700 cadaveri delle vittime dei campi di concentramento
Immagine: Copertina del settimanale DANI, 15.04.05

22.04.2005   [Andrea Rossini]   Il Partito di Azione Democratica (SDA) guida la amministrazione comunale di Srebrenica con lo slogan "Andiamo avanti". Il giovane sindaco, Abdurahman Malkic, ci spiega cosa significa progettare il futuro di una città europea che porta su di sè lo stigma del genocidio
Immagine: Abdurahman Malkic, sindaco di Srebrenica

21.04.2005   Con lo scoppio della guerra nella ex Jugoslavia anche i grandi autori della letteratura, un tempo patrimonio comune, sono stati presi di mira dalle logiche nazionalistiche di divisione. Tra i più noti c'è il premio nobel Ivo Andric
Immagine: Ivo Andric e il ponte sulla Drina

19.04.2005   [Andrea Rossini]   Pubblicato il rapporto della Commissione Internazionale per i Balcani. Solo una rapida integrazione dei Paesi dell’area nell’Unione Europea può disinnescare i rischi per la stabilità del continente. Proposto un percorso concreto per la soluzione della questione del Kosovo
Immagine: La scuola di Atene (dett.)

19.04.2005   Sessanta anni fa venivano liberati i detenuti di Jasenovac, l'orribile campo di concentramento creato dall'allora Stato indipendente croato di Ante Pavelic, alleato nazi-fascista. Le celebrazioni commemorative in una breve cronaca dell'emittente B92
Immagine: Il campo di Jasenovac durante la guerra

18.04.2005   [Andrea Rossini]   Abdulah, ristoratore, bosgnacco, è tra i primi ad essere rientrato a Srebrenica. E vi ha aperto un ristorante. Il suo sguardo da "imprenditore" su Srebrenica e su una Bosnia in piena difficoltà. Un ulteriore contributo al nostro dossier su Srebrenica

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